Efficienza energetica case, la maggioranza contro la bozza Ue: Patrimoniale camuffata. Ance: 9 milioni di edifici da ristrutturare

La nuova direttiva deve essere ancora discussa in commissione al Parlamento europeo (il voto è slittato al 9 febbraio) e ha ammorbidito le sanzioni, ma Fratelli d’Italia già minaccia Bruxelles. Foti ha annunciato una risoluzione “per chiedere che il governo intervenga per scongiurare l’approvazione”. Il testo prevede che entro il 2030 tutti gli immobili dovranno rientrare nella classe energetica E.

La controversa svolta dell’Europa sulle emissioni degli edifici pubblici e privati fa parte del pacchetto “Fit for 55”, che ha l’obiettivo di ridurre le emissioni in Ue. Dopo il fallimentare tentativo di un anno fa, il nuovo testo prevede che entro il primo gennaio 2030 tutti gli immobili residenziali dovranno rientrare nella classe energetica E. Tre anni più tardi sarà obbligatorio passare alla classe D. Una promozione che richiede un taglio dei consumi energetici di circa il 25%, con interventi come cappotto termico, sostituzione degli infissi, nuove caldaie a condensazione, pannelli solari. Per arrivare poi all’obiettivo finale delle emissioni zero nel 2050. Le sanzioni, rispetto alla versione precedente, sono ammorbidite: sono saltate le possibili limitazioni alla vendita o all’affitto della case per chi non possiede il bollino verde Ue. E toccherebbe comunque ai governi decidere quali sanzioni applicare, oltre all’automatica perdita di valore degli immobili non a norma. Dagli interventi sono inoltre escluse le case di vacanza, i palazzi storici ufficialmente protetti, le chiese e gli altri edifici di culto. Ma anche le abitazioni indipendenti con una superficie inferiore a 50 metri quadrati.

Efficienza energetica case, la maggioranza contro la bozza Ue